La situazione dei Diritti Umani in Algeria è preoccupante
scritto da: FLM | segnala un abuso

Secondo la media, il programma di riforme promosso dalle autorità algerina e dal presidente Tebboune per creare una nuova Algeria e riconquistare la fiducia di molti cittadini, invertendo così il trend di progressivo disinteresse della popolazione nei confronti del sistema politico emerso durante le proteste di piazza degli ultimi due anni.
Si ricorda che l'attivista politico e uomo d'affari Rachid Nekkaz è stato condannato nel 2020 dal tribunale di Dar El Beïda a un anno di reclusione con il pagamento di una multa elevata, prima di godere della grazia presidenziale nel febbraio 2021.
Inoltre, va ricordato che Rachid Nekkaz aveva tentato, senza successo, di candidarsi alle elezioni presidenziali, rinunciando a tale scopo alla sua nazionalità francese, il suo movimento politico chiamato Youth Movement for Change, resta questa giornata "non approvata" condannato il 07.03.2022 dalla Corte d'Appello di Algeri a 5 anni di reclusione in carcere e privazione dei diritti civili e politici per istigazione alla folla e distribuzione di volantini.
Nekkaz Rachid Nekkaz e 3 attivisti hanno deciso di iniziare uno sciopero della fame di 3 giorni per protesta e denuncia contro le sentenze emesse.
Vale la pena menzionare che l'Alto Commissario per i Dritti Umani delle Nazioni Unite ha espresso la sua preoccupazione per le crescenti restrizioni delle libertà fondamentali, compreso un aumento degli arresti e delle detenzioni di difensori dei diritti umani, membri della società civile e oppositori politici.
Inoltre più di cento fra giornalisti e attivisti del movimento Hirak, incarcerati per reati d'opinione, intanto Amnesty denuncia la dura repressione governativa contro l'opposizione, resta ancora forte la pressione di numerosi partiti di opposizione e della Lega algerina per i diritti dell'uomo nei confronti del governo algerino riguardo alla situazione di numerosi prigionieri d'opinione in sciopero della fame e di cui, al contrario, la Procura di Algeri ha negato l'esistenza, ma l'Algeria debba prendere le misure necessarie per garantire i diritti alla libertà di espressione, associazione e manifestazione pacifica alla sua popolazione.
Inoltre, il libero esercizio del giornalismo è essenziale per ogni sana democrazia, ma i numerosi paesi, ha menzionato che in alcuni paesi gli operatori dei media devono affrontare livelli allarmanti di violenza.
In tal contesto, nella punitiva giurisprudenza algerina, i difensori dei diritti umani sono stati giudicati colpevole di offesa a organismi pubblici, tuttavia, gli esponenti della Lega algerina sono indagati per aver criticato le autorità o per aver partecipato alle iniziative del movimento di protesta Hirak, sorto nel 2019, e sono accusati addirittura di terrorismo.
Gli algerini chiedono alla classe politica un cambiamento radicale e di passare a una vera democrazia, spiega un attivista algerino sceso in piazza in Italia dicendo che sono passati due anni e non è cambiato nulla, «prosegue tanti attivisti restano in carcere ma la rivoluzione pacifica continua fino alla liberazione».
Tale percorso verso la pace, la sicurezza, al fine di garantire una maggiore giustizia e rispettare i diritti umani per tutti, ma parlando dell’Algeria, dove la situazione peggiora sempre di più.
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