Presentazione del libro: “Filosofia del suca”, di Francesco Bozzi
A Palermo, presso Spazio Cultura Libreria Macaione, il 28 luglio
Si svolgerà nella serata di giovedì 28 luglio alle 18,00, a Palermo, presso Spazio Cultura Libreria Macaione (in Via Marchese di Villabianca, 102), un incontro culturale con il noto autore televisivo, radiofonico e sceneggiatore Francesco Bozzi che presenterà il suo ultimo libro: “Filosofia del suca”, un singolare saggio pubblicato da Solferino.
A dialogare con l’autore sarà il libraio Nicola Macaione, e tanti filosofi ospiti a sorpresa.
La filosofia del suca in chiave umoristica di Francesco Bozzi
L’ultimo libro di Francesco Bozzi, autore dei testi di Rosario Fiorello, da anni gira intorno al “mondo” che si nasconde dietro una parola che i palermitani amano usare in molteplici contesti, e che viene collocata nell’angolo riservato al turpiloquio: “suca”.
Alzi la mano, chi, nell’area metropolitana di Palermo, non ho mai sentito questa parola, quando davanti ai propri occhi qualcuno chiamava a gran voce un tizio, ed immediatamente in tono scherzoso, partiva un coro all’unisono che faceva riecheggiare appunto la parola in questione; oppure quando qualcuno propone affari poco chiari, o palesemente poco convenienti a cui viene spontaneo rispondere in un certo modo colorito; in quest ultimo caso è chiaro come questa parola svolge egregiamente il ruolo di “arma segreta” del palermitano, perché fa capire chiaramente all’interlocutore che non ha a che fare con uno sprovveduto, spiazzandolo decisamente, e al contempo convincerlo che certamente non potrà mai fregarci.
Ma il luogo per eccellenza dove questa parola viene usata in tono liberatorio, in dosi massicce rimane uno solo: lo stadio, se poi si tratta del Renzo Barbera di Palermo, abbiamo detto veramente tutto.
Il motivo è abbastanza semplice da capire: in quale altro posto se non uno stadio di calcio, si può trasmettere con grande diffusione, e con grande senso di coinvolgimento quella carica agonistica che consente di far trasformare il pubblico nel “dodicesimo giocatore”?
Ecco quindi che la parola oggetto di studio di Francesco Bozzi, assolve anche la funzione di incitamento per la squadra del cuore!
Che si tratti di un calcio di rigore andato a buon fine, o una splendida azione di gioco conclusasi con un goal della propria squadra, l’esultanza dei tifosi non potrà che contenere anche la presenza di questa formidabile parola per esprimere piena soddisfazione, rivolgendosi (in tono amichevole) ai tifosi avversari, per manifestargli un pensiero riconducibile alla frase: “beccatevi questa”.
Ma dato che in lingua italiana, qualsiasi espressione apparirebbe poco efficace, con una resa discutibile, in termini di emozioni suscitate, ecco che si ricorre ancora una volta alla “parola magica” del palermitano, che rende sicuramente meglio l’idea del messaggio che si vuole trasmettere.
Un po’ per pudore, e un po per manifestare ironia tale termine, onnipresente nel “vocabolario personale” di ogni palermitano che si rispetti, viene mascherata con “800A”, espediente a cui si ricorre spesso per nascondere il reale significato, ma che, immancabilmente il palermitano doc, sarà in grado di decriptare con assoluta facilità.
D’altronde proprio tale scritta si trova dappertutto: sulle panchine di un parco, sugli autobus, sui muri, a scuola intere generazioni si divertivano a scriverlo alla lavagna durante le ricreazione.
Che si tratti della forma originale: “suca”, o della versione “criptata” 800A, un elemento emerge a difesa di questo termine molto in voga in Sicilia, ed è quello che secondo Francesco Bozzi gli rende giustizia: si tratta di un autentico stile di vita.
Fermo restando che la parola potrebbe suonare davvero offensiva, in determinati contesti, messi in luce da un tono particolarmente acceso ed aggressivo durante una lite, la parola “suca”, non è una vera e propria ingiuria nei confronti di qualcuno, ma piuttosto una forma allegorica di esprimere un senso di distacco da un perbenismo ricercato a tutti i costi.
Secondo l’autore ogni filosofo, ha pensato di ricorrere ad una parola per esprimere un concetto in cui emerge, ogni tanto, la necessità di potersi esprimere liberamente, sdoganando i soliti tabù, anche se magari non lo ha detto in modo esplicito (o forse lo ha detto in un’altra lingua).
Si tratta infatti dell’argomentazione filosofica per eccellenza, perché ha molti significati e si può dunque inserire con profitto in diversi sistemi concettuali.
Nel corso della storia, è stata capace di ispirare a Cartesio la prima (e migliore) versione del suo celebre Cogito. Di sedurre Wittgenstein con la sua nitidezza, che si avvicinava al sogno di una lingua perfettamente aderente alla realtà («Su ciò di cui non si può parlare: suca»).
E non si tratta solo di un concetto centrale per la cultura del passato, ma anche di uno strumento per disegnare un futuro di armonia tra i popoli. Francesco Bozzi, siciliano e quindi filosofo, affronta in questo libro l’impresa di sviscerare le varie anime del suca, restituendone le molte sfumature ideali e sociali, storiche e psicologiche.
Lo fa rinnovando la grande tradizione del dialogo filosofico, con buona pace di Platone.
E con rigore concettuale e vis umoristica ci accompagna alla scoperta di una parola magica che ha cambiato la storia e può cambiarci la vita.
Nicola Scardina
Fonte notizia
www.newsicily.it filosofia-del-suca-libro-di-francesco-bozzi