Il canale TV franco-israeliano I24News ha dedicato un toccante servizio alla recente visita di Khadijatou Mohamed Mahmoud al Parlamento europeo a Bruxelles, dove ha testimoniato lo stupro di cui è stata vittima in Algeria e il cui triste autore non è altro che Brahim Ghali, il capo della milizia Polisario, che l’ha abusata e resta ancora impunito.
Inoltre, l’attivista per i diritti delle donne, Khadijatou Mahmoud, nota anche come Jadiyetu, che è anche una delle vittime dei crimini commessi dal leader del Polisario Brahim Ghali, ha raccontato la sua tragica storia davanti alla commissione per i diritti delle donne del Parlamento europeo, dove ha ricevuto il sostegno di eminenti personalità politiche europee.
La vittima Khadijatou racconta l’indicibile stupro che ha subito nel 2010, quando si è recata presso la cosiddetta ambasciata del Polisario ad Algeri per ottenere l’autorizzazione a lasciare i campi di Tindouf verso un paese europeo. Senza dare un’occhiata alle carte presentate dalla ragazza, Brahim Ghali che era a capo dell'ambasciata del gruppo separatista ad Algeri, mette da parte i documenti e si getta su Khadijatou e la violenta con tale brutalità che ha causato ancora il terribile stigma psicologico.
Vale la pena menzionare che Il Marocco ha ricevuto le congratulazioni dal Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne (CEDAW), per i progressi compiuti in termini di diritti delle donne, dove godono dei loro diritti sotto la guida di Suà Maestà il Re Mohammed VI.
A tal contesto che nel 2004 il Re del Marocco Mohammed VIha annunciato la riforma del Mudawana, il Codice della Famiglia. Questo annuncio è stato visto, a livello nazionale e internazionale, come un importante passo avanti per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere in Marocco.
Tuttavia Khadijatou Mahmoud Nata nei campi di Tindouf in Algeria, in una famiglia che seguiva i separatisti del Polisario, Khadijatou Mahmoud viveva in Spagna dal 1997 prima di tornare nei campi nel 2005 per stare con la sua famiglia.
Fino al 2010 ha lavorato con una ONG come traduttrice per le persone che visitavano i campi di Tindouf. Lo stesso anno, durante l’estate, la giovane aveva ricevuto un invito a recarsi in Italia.
All’interno dell’edificio che considerano la loro ambasciata ad Algeri, il leader del Polisario Brahim Ghali l’ha violentata, secondo quanto ha detto in un’intervista al sito di notizie spagnolo La Razon.
Da quel giorno, e contro il parere della sua famiglia, la giovane ha sporto denuncia in Spagna al suo ritorno e ha iniziato a battersi per i diritti delle donne. Giovedì 20 ottobre 2022 davanti al Parlamento europeo, Khadijatou ha raccontato la sua storia, il vero volto della milizia Polisario e gli orrori che i suoi membri infliggono alle donne.
Oggi la donna saharawi chiede che sia fatta giustizia e che il capo del Polisario non continui più a godere dell’impunità per essere arrestato e presentato alla giustizia.
Forum Marocco Veneto