Lo scorso 12 gennaio la premier Giorgia Meloni ha annunciato in Televisione l’arrivo di un nuovo Bonus Trasporti per i pendolari.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella mattina di sabato, 14 gennaio, ha firmato il nuovo decreto carburanti, che viene così pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Approvato nella notte di giovedì, 12 gennaio, dal Consiglio dei Ministri, il testo reintroduce il Bonus Trasporti scaduto a dicembre 2022, varato lo scorso anno dal precedente governo guidato da Mario Draghi.
L’esecutivo attuale punta così a reintrodurre uno sconto per l’acquisto degli abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico.
Requisiti per l’accesso e modalità di richiesta per il Bonus Trasporti
Il nuovo Bonus Trasporti sarà destinato alle persone con redditi inferiori a 20.000 euro (non più 35.000 euro come nella versione precedente della misura).
La misura di agevolazione è prevista dal decreto sulla trasparenza dei prezzi della benzina, che per l’intervento stanzia 100 milioni di euro.
Il nuovo bonus consiste in un contributo di 60 euro utile per pagare l’abbonamento per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, così come per il trasporto ferroviario nazionale.
Il bonus trasporti può essere richiesto on line dalla piattaforma del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al link: https://www.bonustrasporti.lavoro.gov.it/ .
Il richiedente dovrà accedere con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE), ed indicare il codice fiscale del beneficiario (ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne).
Il nuovo Bonus recante il nominativo del beneficiario, ed utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile (quindi soltanto il beneficiario potrà usufruirne), non costituisce reddito imponibile, e non rileva al fine del computo del valore dell’indicatore ISEE.
Il vecchio Bonus Trasporti
La versione precedente del Bonus Trasporti era nata nel dl Aiuti (decreto legge n.50/2022) in cui all’articolo 35 veniva istituito un fondo con uno stanziamento di 180 milioni di euro per finanziare «un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale».
Il fondo stanziato per finanziare il bonus è stato successivamente incrementato di 10 milioni di euro dai decreti Aiuti-bis, e Aiuti-ter per poi essere depotenziato nel dl Aiuti-quater (decreto 176/2022) che ha stabilito una sforbiciata di 50 milioni di euro per finanziare le misure di calmieramento del caro-bollette destinate agli enti del Terzo settore.
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