"Un dolore" non è solo il titolo del toccante racconto autobiografico scritto da Valeria Volpe e pubblicato dalla casa editrice ivvi.it all'interno di una raccolta nel libro "Scrittori italiani, libro blu". Dolore è ciò che si porta dentro ogni giorno la scrittrice, fin da quel 15 maggio 1974, data in cui una tragedia familiare ha segnato per sempre la sua vita. Il racconto rappresenta per la scrittrice un modo di mettersi a nudo e di esternare le difficoltà che ha affrontato nella vita.
Il segmento del racconto di Valeria Volpe segna il punto di partenza del malessere e del dolore che la ha accompagnata per il resto della vita, ma dà valore anche alla forza interiore che ha saputo tirare fuori per affrontare le difficoltà e trovare una rivincita. Da anni talentuosa autrice con quattro lauree, scrittrice di spettacoli di circo e di teatro, e scrittrice della sceneggiatura del film "L'equilibrista con la stella", diretto dal figlio Davide Campagna, in questo racconto si mette a nudo, esterna il malessere che la tormenta da tutta la vita. Diventata figlia unica dopo la tragedia, e vissuta una vita di sofferenze, si è data poi la rivincita e ha sprigionato una grande energia dando alla luce e poi crescendo cinque figli tutti promettenti artisti, dimostrando una straordinaria determinazione e forza d'animo, dimostrando che la creatività può essere un modo potente per superare le difficoltà. Ma il passato resta sempre dentro di noi e condiziona il nostro futuro, a volte in peggio altre volte, quando funge da miccia per la rivincita, in meglio.
La scrittrice, con la sua storia, è un esempio di resilienza e di determinazione, che ci ricorda che anche nei momenti più difficili c'è sempre una luce alla fine del tunnel.
