Successo al Teatro Roma di Roma per "La Governante di Cavour" con Francesca Nunzi e Marco Predieri

Conquista e convince il pubblico romano la commedia storica satirica "La governante di Cavour" del duo formato da Marco Predieri e Francesca Nunzi, che dopo dieci giorni in scena al Teatro Roma, nella Capitale, proseguirà il suo tour toccando nei prossimi giorni altre piazze capoluogo come Firenze e Reggio Emilia.

               

Roma - Il risorgimento così non lo avete mai visto! Eppure nel gioco teatrale portato in scena da una scoppiettante e affiatata coppia di talento, formata da Francesca  Nunzi e Marco Predieri, tra gags, aneddoti, curiosità e "pasticci", la Storia, quella con la s maiuscola alla fine c'è tutta e, cosa ancor più strabiliante, diventa simpatica e godibile, come purtroppo spesso non accade studiandola sui libri. "La governante di Cavour" pone al centro dell'azione il Conte Camillo Benso, alle prese con i principali protagonisti dell'irredentismo italiano e con i progetti da attuare per riunire il Paese, Lo Stivale, sotto al piede di Vittorio Emanuele II di Savoia. Qui però lo statista, spiato nella cucina del proprio palazzo, viene letto nella sua più fragile natura umana, con i suoi pregi, ma soprattutto i suoi difetti, le insicurezze di un uomo fanciullesco e ipocondriaco, alle prese con un disegno forse più grande di lui, e con i suoi vizi, che nella Torino dell'epoca ben conoscevano, tanto da farne buon uso sulla stampa satirica. Insomma un Cavour che non ti aspetti, che spesso deraglia dagli obiettivi e che rischia così di mandare a gambe all'aria l'intero progetto. E' proprio qui però che interviene lei, la Governante, che una vocetta, proprio prima che tutto inizi, suggerisce poter essere una sorta di proiezione dello stesso protagonista, la sua parte femminile, quella razionale, organizzativa e pratica, che salva spesso i maschietti dalla loro indole un po' "imbecille" (nel senso latino del termine). Il connubio tra i due personaggi è spassoso, offre sovente brillanti richiami alla contemporaneità, che del resto del nostro stesso passato e figlia e forse anche di una carattere italiano che non è mai mutato nei secoli e con gli eventi. Il ritmo incalzante sottolinea i colori vivaci della recitazione, con la Mena di Francesca Nunzi che si cimenta in una girandola di accenti dialettali, spiazzando il suo "assistito". Del resto se il Paese non è unito è naturale che vi sia anche una certa confusione sulla lingua da adottare. Il pubblico sottolinea i passaggi con risate e applausi a scena aperta, che premiano il talento dei protagonisti. Eleganti e a tema i costumi e le scenografie di Marcello Ancillotti e Franco Predieri, le luci di Matteo Lorini. Gli interventi vocali sono del giovane performer Giorgio Andolfattto. Lo spettacolo resta in scena a Roma fino a domenica 27 ottobre. Domenica 3 novembre sarà al San Michele di Montopoli di Sabina. Da venerdì 8 a domenica 10 novembre sarà a Firenze al Teatro Reims, domenica 17 novembre al Teatro Comunale la Rotonda di Monte Romano, quindi il 23 novembre a Reggio Emilia al Teatro San Francesco da Paola. La tournée riprenderà poi a marzo dal sud Italia. 

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