L’Unione Regionale Cuochi Toscani istituisce la prima edizione del Ribollita Day. La giornata, promossa in collaborazione con il Consorzio del Pane Toscano Dop e con la Confraternita della Ribollita, è fissata per domenica 1 dicembre e rappresenterà un’occasione per omaggiare, valorizzare e tramandare uno dei piatti più iconici e identitari della gastronomia contadina toscana. La data è stata scelta nel rispetto di quanto previsto dalla tradizione: la preparazione di questo piatto, infatti, era prevista dalla fine del mese di novembre con la rottura delle fibre del cavolo nero in occasione delle prime gelate che rendevano questo ortaggio più morbido e saporito.
I diversi ristoranti aderenti all’Unione Regionale Cuochi Toscani serviranno simbolicamente questa specialità secondo il protocollo codificato dalla Confraternita della Ribollita, associazione presieduta dallo chef Paolo Tizzanini dell’osteria L’Acquolina di Terranuova Bracciolini che ha uniformato la preparazione di una ricetta della cucina povera che prevede l’uso di verdure stagionali abbinate a prodotti di alta qualità quali il pane toscano e l’olio novello appena franto. Il Ribollita Day sarà anche un’occasione per sensibilizzare verso le tematiche del riciclo e della sostenibilità in cucina, richiamando l’attenzione di consumatori e turisti a una sana alimentazione fatta di sapori pieni e gustosi ma anche leggeri, digeribili e con numerose proprietà benefiche legate all’utilizzo delle verdure. La giornata sarà ulteriormente arricchita da un contest fotografico promosso dal Consorzio del Pane Toscano Dop per stimolare una condivisione sui social di immagini di piatti di ribollita, andando anche a premiare il miglior scatto. Un contributo arriverà infine dal conduttore televisivo e sceneggiatore Federico Fazzuoli, cofondatore della Confraternita della Ribollita e titolare della Fattoria Fazzuoli a Terranuova Bracciolini, che realizzerà un filmato celebrativo che verrà condiviso sulle pagine social dei partner dell’iniziativa. «L’orto in inverno è molto ricco - spiega chef Tizzanini, - e offre la possibilità di raccogliere ortaggi come la verza o il cavolo nero che contengono sali minerali, calcio, magnesio, ferro, potassio e vitamine: la ribollita è, dunque, un vero e proprio concentrato di benessere offerto dalla natura. Tutto nasce da una minestra calda di pane che veniva messa in tavola la sera quando arrivava l’olio nuovo. Le famiglie contadine prendevano il pane di più giorni e, via via, mettevano a cuocere le verdure nel coccio a partire da cipolla, carota e sedano, per finire con quelle più morbide; la prima sera veniva mangiata la zuppa più liquida, poi il giorno dopo era posta a “ribollire” sulla stufa a legna in una padella di ferro senza olio. Quando questa minestra prendeva il colore bruno e l’odore di pane tostato venivano aggiunti l’olio a crudo e la cipolla fresca. Il Ribollita Day permetterà di mantenere in vita e tramandare questo patrimonio gastronomico tutto toscano».