Castellabate - Dopo quasi trent'anni la gloriosa spiaggetta denominata "Della Grotta" ritorna ad essere una realtà. A San Marco Di Castellabate in questi giorni ( come si può vedere dalla foto di Marco Coppola, che correda questo pezzo) si sta portando a compimento il faticoso e certosino lavoro di ripascimento dell'arenile che nel corso dei decenni è divenuto sempre meno a causa dell'erosione e di alcuni massi , anch'essi rimossi , che contribuivano con le correnti a portare via l'arenile tipico della zona. Una piattaforma ( come potete vedere) dotata di grosse pompe di drenaggio, aspira dal fondale dove si è deposta la sabbia e la rimette al suo posto, non prima di aver sistemato una barriera costituita da scogli, al fine di non far si che possa sparire nuovamente. La spiaggetta in questione , non è immensa, ma per gli abitanti del posto e per chi in loco ha vissuto le estati della propria infanzia , è il simbolo della "staggione" ( in dialetto locale) Vederla risorgere dai fondali scusate se oso, è un po' come per me che sono affascinato dal mito del Titanic , vederlo riaffiorare dal passato . Una vittoria per tutti, soprattutto per il turismo che in loco dona sostegno a famiglie ed attività. una spiaggia libera dove chiunque può trovare spazio in questi giorni di afa e calore. Il progetto di riqualificazione da tante amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso dei tre decenni, non ha mai avuto concretezza, questo risultato senza dubbio e con ogni evidenza del caso lo si deve al sindaco Costabile Spinelli e alla sua amministrazione comunale. Da quando si è insediata questa giunta , tutto il territorio comunale , in alcune circostanze anche con qualche lentezza burocratica, si è vista con il tempo quella marcia in più che da anni ormai non eravamo abituati più a riconoscere. Vivere il territorio di Castellabate è anche conoscere la storia , e per noi che su quell'arenile abbiamo giocato, litigato, e festeggiato rivederlo risorgere è come ritornare un po' bambini, anche se il tempo ci ricorda che non lo siamo più.
Marco Nicoletti