Nel descrivere la pittura di Testa, di matrice astratto informale, la dottoressa Elena Gollini ha scritto: "L'introspezione pittorica di Testa ci accompagna verso i luoghi e gli anfratti più reconditi e celati dell'inconscio, dove le memorie di un'anima astratta affiorano e si conciliano in un sorprendente concerto di colori. Ardita ed estroversa appare la sua pittura astratta, in cui egli non dimentica la forma, ma la supera attraverso un'audacia espressiva intrinseca alla sua ricerca. Il visionario simbolismo cromatico ne caratterizza il linguaggio comunicativo e Testa, con il suo fervido e inesauribile estro fantasioso, affida al colore dei messaggi sottesi di importante valenza".
Nella sua arte l'uso del pigmento colorato riveste una posizione di primaria centralità nella costruzione scenica d'insieme e assume un ruolo di fondamentale rilevanza nella trasmissione del messaggio artistico, connesso alla straordinaria visione di una prospettiva immaginifica, che si trasforma in articolate "architetture della psiche" trasferite e trasportate all'interno dei dipinti.