Il linguaggio gestuale per una comunicazione fatta di gesti
scritto da: GiogioBollini | segnala un abuso
Quanto si va all'estero, anche se non si conosce la lingua e quindi mancano le parole, c'è una lingua universale che unisce tutti, ovunque: il linguaggio gestuale, che permette di comunicare a gesti. E' risaputo che un gesto vale più di mille parole e difatti, quando si parla di un linguaggio, non ci si riferisce solo a quello verbale, ma anche a quello gestuale, a quello visivo, a quello sonoro ed a quello di movimento, in quanto permettono di comunicare in modo appropriato e corretto, al pari delle parole. Quanto al linguaggio gestuale, da chiarire che ben si differisce dal linguaggio inconscio del corpo, che si riferisce alle espressioni spontanee dovute all'emozione ed all'affettività, che constano in regolazioni riflesse ed automatiche del tono muscolare, della postura, della mimica facciale e/o gesticolatoria, o quant'altro. Tipi di linguaggio del corpo sono, il paralinguaggio, che affianca quello verbale, arricchendo la comunicazione quotidiana e simbolica, che consta nell'imitazione spontanea e nel gioco simbolico. Il linguaggio gestuale invece si riferisce ad una gestualità comunicativa voluta, creata su un sistema di regole culturali, avente un fine utilitaristico, artistico ed estetico, come ad esempio l'animazione, la drammatizzazione, il ballo oppure la danza Il linguaggio gestuale ha un'origine espressiva dal linguaggio del corpo divenendo intenzionale. Si tratta quindi di un linguaggio fatto di segni, condiviso, ai quali è attribuito un valore diverso a seconda della cultura di riferimento, e dei quali ci si serve per comunicare con gli altri. Da chiarire a riguardo, che ogni cultura attribuisce ad ogni segno un significato arbitrario, che può variare, contraddistinguendosi. Una forma di linguaggio che in genere prima è “visto” e poi “sentito”, come dimostrano le ultime ricerche neurolinguistiche, che hanno rilevato come il 70-80% dell'informazione che arriva prima alla corteccia cerebrale, giunga dagli occhi, mentre solo il 10-15% proviene dalle orecchie e quindi dall'udito. Ma non solo. Le ricerche hanno infatti rilevato inoltre la priorità dell'elaborazione visiva, globale, simultanea, contestuale e analogica delle informazioni nell'emisfero destro del cervello, nonostante le informazioni siano linguistiche e quindi andranno in un secondo momento rielaborate dall'emisfero sinistro, verbale, analitico, sequenziale e logico. Questo sottolinea quindi come si è prima "visti" e poi “ascoltati”, per cui è bene fare attenzione ai gesti che si compiono, specie se ci si trova con persone di una cultura diversa, onde essere fraintesi!
Fonte notizia: http://www.legadelfilodoro.it
linguaggio gestuale |
linguaggio segni |
comunicare |