Come si calcola lo spread nel Forex
articolo pubblicato da: mo2pubblicita | segnala un abuso
Un intermediario forex non ricarica invece il conto dell’investitore con queste commissioni. Ottiene il proprio guadagno introducendo uno “spread“, ovvero la differenza tra il prezzo BID ed il prezzo ASK sulla coppia di valute che viene scambiata. Il broker aggiunge lo spread all’interno del prezzo di trade e lo mantiene per sè, ricoprendo i costi di gestione ed ottenendo un ricavo. Tale costo – e questa è la buona notizia – viene addebitato una sola volta per transazione, solitamente durante la fase di acquisto. Non avrai mai un doppio ricarico sull’acquisto e sulla vendita della coppia di valute.
Lo spread è quindi l’unico o per chi opera nel forex, ed ogni broker ha un proprio conteggio. Le tabelle di BID/ASK delle valute, pubblicate dai siti internet dei broker, hanno già al proprio interno il calcolo dello spread. Esso può variare sensibilmente, ma solitamente si attesta tra i 2 e i 10 pips. Ogni coppia di valute ha uno spread differente e le coppie più popolari come EUR/USD o GBP/USD hanno costi nettamente inferiori.
Gli spreads possono inoltre variare a seconda del tipo di conto che viene aperto presso il broker, per questo motivo è sempre una buona idea leggere i termini di apertura al momento dell’iscrizione, per essere in grado di valutare quali sono le condizioni migliori. Essi possono inoltre cambiare sotto determinate condizioni di mercato, non essendo considerati come “costi fissi”. - In conclusione, lo spread è un concetto davvero importante per chi vuole cominciare ad operare nel Forex. Per chi volesse valutare le differenze di costo, la sezione sui broker online riporta in una tabella gli spread introdotti da ogni operatore.