Percorsi d’impressioni
Dedicata ai lavori di Erminio Tansini, la mostra fotografica Percorsi d’impressioni si è svolta a Vernazza dal 20 luglio al 5 agosto 2018.
L’esposizione è stata ospitata nel Castello Doria e ha inaugurato la rassegna itinerante «Chimere».
Legno, informale, materia, illusioni: queste le parole-chiave che delineano la traccia dell’evento e che aiutano a comprendere l’opera artistica di Erminio Tansini, improntata da quasi un trentennio all’informalismo.
L’iniziativa si è aggiunta alle mostre che l’autore (molto legato alle Cinque Terre) ha svolto nel Levante Ligure durante gli anni scorsi: per esempio alla Spezia, a Levanto, a Monterosso al Mare, a Porto Venere, a Rapallo, a Santa Margherita Ligure e a Sarzana.
La maggior parte dei soggetti proposti in Percorsi d’impressioni è stata selezionata tra le fotografie scattate sui set della serie «Forme sfuggenti», dedicata alle sculture tansiniane.
Iniziata nel gennaio 2018, la rassegna ha ha fatto tappa in diverse località fra Austria, Francia, Italia, Principato di Monaco e Svizzera.
Durante questi servizi fotografici i pezzi scultorei di Erminio Tansini sono ambientati temporaneamente e ritratti presso luoghi scenografici come castelli, corsi e specchi d’acqua, radure boschive, siti archeologici e valichi alpini.
Le scenarizzazioni di «Forme sfuggenti» amplificano le percezioni legate alla pareidolia: la capacità di scorgere forme note in profili apparentemente casuali.
Benché alcune opere risalgano ai primi anni ’90 (prodotte con materiali provenienti soprattutto dalle Riviera Ligure di Levante, spesso destinate a diventare modelli per fusioni in bronzo), i lavori lignei di Erminio Tansini sono stati esposti per la prima volta solo nel 2017, con la partecipazione dell’artista alla 57ª Biennale di Venezia.
Oltre che per la serie «Chimere», la mostra al Castello Doria di Vernazza è stata il debutto anche per le fotografie di «Forme sfuggenti».
I soggetti selezionati per Percorsi d’impressioni sono stati ripresi in diverse località dell’Emilia-Romagna, della Liguria, della Lombardia, del Piemonte, del Ticino e della Toscana: per esempio Punta Mesco fra Monterosso e Levanto, il Ponte Gobbo di Bobbio, il Parco Ciani di Lugano e il Parco al Po di Cremona.
Svoltasi finora in 103 tappe, nel periodo 2018-2013 «Forme sfuggenti» ha toccato numerosi altri posti, come la Cittadella di Alessandria, il Forte di Bard, la Fiera di Bologna, il Castello di Brescia, il Castello di Matilde di Canossa, la Darsena di Desenzano del Garda, la Spiaggia delle Dune a Forte dei Marmi, il Palazzo Ducale di Mantova, il Castello Sforzesco di Milano, la Maison Penchée di Modane, il Palazzo dei Principi Grimaldi a Monaco, il Castello di Novara, il Ponte Coperto di Pavia, il Castello Brown di Portofino, la Plage de Carnolès a Roquebrune-Cap-Martin, il Castello di Tabiano a Salsomaggiore Terme, il Timmelsjoch a Sölden, il Passo dello Stelvio, il Dreisprachenspitze a Val Müstair e la Sacra di San Michele in Valsusa.
Insieme alle fotografie, nel Castello di Vernazza sono stati proposti alcuni dipinti a olio (eseguiti su tela e su tavola), realizzati da Erminio Tansini fra la seconda metà degli anni ’90 e il 2017.
Percorsi d’impressioni è stata curata da Davide Tansini, che dirige anche le rassegne «Chimere» e «Forme sfuggenti».
La mostra è stata corredata da testi di critica artistica a firma di Tiziana Cordani, Dragana Kostić, Kevin McManus e Giorgio Segato (tradotti in francese, inglese, italiano, russo, spagnolo e tedesco).
L’esposizione intitolata Percorsi d’impressioni si è svolta dal 20 luglio al 5 agosto 2018 a Vernazza (La Spezia, Liguria) presso il Castello Doria (Salita al Castello). La curatela dell’evento è stata affidata a Davide Tansini e la comunicazione a «In arce». Per informazioni: Facebook wwwinarcecom; email e v e n t i @ i n a r c e . c o m.
Fonte notizia
www.inarce.com it eventi percorsi-d-impressioni-mostra.html
