Come potrete capire leggendo la sua intervista, Fabrizio Cremonese, che è l’artista di cui oggi ci occupiamo, è un cultore della lingua italiana e di tutta la buona musica di qualsiasi genere si tratti. Ce lo fa capire chiaramente con dovizia di particolari linguistici durante il percorso del suo racconto parlandoci di se stesso. Ma non è solo questo, sarebbe limitativo. Fabrizio è un vero artista, puro e cristallino.
Musicista, cantante, autore e quindi anche cantautore, scrittore, autore di commedie musicali delle quali scrive storia, dialoghi e relativa colonna sonora.
Il brano che presenta alla vetrina di Talent-Time 2020 è solo un piccolo assaggio della sua arte, cioè come ama definirlo lui, uno dei tanti buonissimi pasticcini che riempiono il suo straripante cabaret.
Ascoltatelo
ne vale veramente la pena il suo “GRAZIE AL CIELO” https://www.talent-time.it/
Ora è qui e ci occupiamo di lui per voi com’è d’uopo.
Ciao Fabrizio,
“Parlaci di te”
Ciao sono Fabrizio Cremonese, e sono un solista e RARO’S BAND, perché? Perché c’è un equilibrio differente tra le due cose. Sono mondi completamente differenti, anche se si mastica e si tratta di musica, ci sono differenti potenzialità e non è giusto sceglierne solo uno, come un cabaret di pasticcini, ne assapori le diverse sfaccettature, tra le varie forme e creme, si gusta per comprendere e compiacersi del lavoro del pasticcere. Io Scrivo, e sono innamorato della lingua italiana, per questo amo sondare le molteplici sfaccettature del linguaggio, colorando, addolcendo o inacidendo l’opera e ricercando anche termini meno noti, meno usati, questo per permeare il suono con la poesia di valore, riflessiva e mai banale. Nato a Carpi, ma vissuto nella capitale del BEAT, contaminato dal rock’n roll a tutta la musica commestibile che mi capitava. Di valore musicale in questi tempi cosiddetti commerciali, se ne trova poco, ecco perché amo scrivere cose vere, per elevare chi decide di affidarsi alle mie opere, i miei pasticcini.
“Quando hai deciso di dedicarti alla musica e perché?”
Non ho deciso di dedicarmi alla musica, ho cominciato a sentirmi affamato musicalmente, quindi, nutrire il bisogno sin dalla giovane età. A 6 anni la prima poesia, dedicata all’insegnante che ci lasciava perché in stato interessante, io che ne ero quasi innamorato, mi sentii limitato, le parole me le sentivo, ma ci mancava qualcosa. Nonostante non avessi strumenti adeguati, i giochi di melodie fiorivano dalla mia mente come un prato di margherite, poi a 12 anni la prima esperienza di canzone definita, musicalmente creata su giro di DO. Fu la grande rivelazione, un mondo si apriva nella mia prospettiva e da allora, ogni brano, veniva selezionato, approfondito, compresa e assorbita la tecnica, il valore musicale e letterario, virgole comprese. Perché la virgola è come un bellissimo sorriso, cambia a seconda di dove l’appoggi
“Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica?”
A parte che, da ragazzino molto vivace, mettevo sul giradischi il 45 giri di APACHES degli SHADOW e correvo attorno alla tavola di casa all’impazzata, poi appena finiva, ricominciavo da capo?! A Parte quello, Cominciai a fare il DJ, attratto dalla mole sonora che serviva ad un lavoratore da console, che di musica…ne mangia e ne digerisce a iosa. Poi è stato tutto un approfondire, un apprezzare e comprendere. Quando mi trovai a paragonare musicisti dai Pink Floyd con Jean Michel Jarre, da Michel Jackson a Steve Wonder, Bennato con Neil Young ecc, capii che era questo il mio percorso.
Nel mentre cominciai a prendere lezioni di musica e a cantare.
“Quale è il tuo genere musicale preferito?”
Il mio cuore è Rock, la mia anima è Soul, il mio piede è Swing, la mia mente è Pop Italiano, la mia vita è musica Classica, la mia passione è Blues. Ho molta diffidenza delle persone che dicono di essere artisti e decidono di fare e seguire SOLO un genere, perché non si rendono conto della moltitudine di opportunità nello svelarsi in arie, ritmi e stili che non si è mai provato. Scrivendo soggetti teatrali, spesso mi capita di creare Musical, con tanto di colonna sonora e la bellezza è il continuo confrontarsi con situazioni diverse e sensibilmente originali. Del resto, i grandi artisti sondano, provano, esplorano situazioni … Un esempio? Vasco Rossi che fa del liscio? (Valzer di gomma, Il Tango della gelosia), Michel Jackson che copia Albano Carrisi? Ecc
“Ti stai già esibendo raccontaci se hai in programma di partecipare a qualche evento una volta conclusa l'emergenza covid?”
Ho avuto le mie esperienze, e continuo a ricercarne, perché ogni volta è una bella gara, il mettersi alla prova rende liberi, mantiene giovani e amplia il contatto e la condivisione della voglia di emergere dal mondo sotterraneo musicale. Presto ripartiremo per dimostrare che si può donare anche solo cantando e suonando. Non può essere il Covid a fermare la cultura, ma la cultura ad aiutare a superare questa nefanda fase.
“Cos'è per te la musica quali sono i tuoi sogni le tue speranze e le tue ambizioni legate al mondo della musica?”
La musica è un linguaggio divino, un contatto tra l’io e il cielo, uno specchio dove riflettersi e scoprirsi, un mondo interno a te che coinvolge tutte le persone che entrano nelle tue stesse frequenze. E’ una delle più belle cose che l’essere umano abbia scoperto, inventato, imparato e dominato, ma ancora non ha veramente capito. Vi immaginate che un SORDO crei un INNO ALLA GIOIA? O un frate (Guido Monaco) inventa il nome delle note, prendendole dall’inizio di ogni frase della preghiera dedicata a San Giovanni, e il Papa di allora, si sia innamorato della tecnica musicale dello stesso frate, che ha voluto imparare a fare i cori? O che un bambino abbia la facoltà di inventarsi un’ opera già a 4 anni?
I miei sogni sono chiari, vivere di musica per garantire e creare nuova e qualitativa profondità nelle opere che verranno. Non pretendo di diventare milionario, solo uno che tra le parole che scrive e le note che inserisce, possa trovare un modo per mantenersi e aumentare la propria produttività artistico-culturale.
“Cosa ti ha spinto a partecipare alla vetrina talent time 2020?”
Il consiglio di un caro amico, un autore importante, un artista a tutto tondo, uno che ha una esperienza mondiale e ciò nonostante sia arrivato alla grande, continua ad amare il proprio lavoro e la propria opportunità di crescere. Claudio Natili.
“Qualcosa da aggiungere?”
Salviamo la vera arte, le parole, le idee, l’armonia e la tecnica, tutto ciò che ci lega alla qualità, alla creatività e alla correttezza. I talent show sono spesso pilotati, in un certo senso, sappiamo che non rispecchiano la vera essenza del creare arte.
E noi non ci stancheremo mai di ringraziare il nostro grande amico ed estimatore Claudio Natili per averti indotto ad essere qui con noi.
Siamo
giunti anche questa volta alla fine di questa brillante intervista carissimi
affezionati lettori e ricordandovi di ascoltare Fabrizio nella sua “GRAZIE
AL CIELO” https://www.talent-time.it/
Per ora è tutto. Buona musica di qualsiasi genere sia, come ci consiglia Fabrizio Cremonese.
Ciao.
IL TEAM DI TALENT-TIME
#TALENTTIMELATUAVOCENELMONDO
Fonte notizia
www.talent-time.it vetrina-talent-time-2020