COVID-19 e medicina nucleare. “Le best practices nazionali su assistenza e procedure a tutela dei pazienti fragili”
scritto da: Motore sanita | segnala un abuso
8 luglio 2020 - La pandemia di COVID-19 non ha risparmiato nessuno, cittadini e pazienti con ogni tipo di malattia, nel caso della medicina nucleare per la maggior parte si tratta di pazienti oncologici, una popolazione con un profilo immunologico che li rende particolarmente fragili. I Centri di medicina nucleare, per affrontare questa crisi, hanno dovuto implementare l’assistenza ai pazienti e usare nuove procedure, con forte impatto economico, per l’erogazione di prestazioni diagnostiche con terapie non differibili. Con lo scopo di confrontare le “best practices” dei dipartimenti di medicina nucleare adottate per affrontare le criticità nel periodo di pandemia, Mondosanità, in collaborazione con Officina Motore Sanità ed Eurocomunicazione, ha organizzato il Talk-webinar “BEST PRACTICES IMPATTO EMERGENZA COVID-19 SULLA MEDICINA NUCLEARE” e realizzato grazie al contributo incondizionato di Advanced Accelerator Applications.

“Durante l’emergenza COVID-19, come molti reparti a prevalente attività ambulatoriale, la medicina nucleare ha subito una riduzione dell’attività diagnostica convenzionale e di terapia pari a circa il 51%, come emerge da una recente survey effettuata dal Gruppo di Studio dei Giovani dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare (AIMN) e pubblicata recentemente su una delle maggiori riviste del settore scientifico medico-nucleare. La maggiore riduzione è stata registrata nella diagnostica tradizionale, in particolare per l’imaging scintigrafico cardiologico (fino al 70% dei centri intervistati) e nella terapia medico nucleare, specie per la patologia benigna e maligna della tiroide (fino al 40% dei centri intervistati). Inoltre, come emerge dalla survey, in alcuni centri italiani ed esteri, la medicina nucleare è stata di supporto nella diagnostica della patologia polmonare infettiva da COVID-19. Si auspica una rapida ripresa dell’attività medico nucleare, come già registrato negli ultimi mesi dall’inizio della fase 2, in modo da garantire in maniera ottimale i percorsi diagnostico-terapeutici, in cui la medicina nucleare ne è parte attiva”, queste le parole di Orazio Schillaci, Rettore Università “Tor Vergata”, Roma e Presidente AIMN (Associazione Italiana Medicina Nucleare) e Laura Evangelista, Medico Medicina Nucleare Padova
Il webinar è andato in onda sul sito internet www.mondosanita.it
Ufficio stampa Mondosanità comunicazione@mondosanita.it Stefano Sermonti - Cell. 338 1579457 Francesca Romanin - Cell. 328 8257693 Marco Biondi - Cell. 327 8920962
Fonte notizia: https://www.mondosanita.it/
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