LA MODA SOSTENIBILE
scritto da: Cristinavannuzzi | segnala un abuso

Moda sostenibile: cosa significa realmente? se ne parla tantissimo ma c’è sempre più confusione. Oggi più che mai la verità attorno al tema “moda e sostenibilità” è manipolata da aziende e stakeholder il cui unico interesse continua ad essere il profitto, ai danni di milioni di persone e dell’ambiente. Anche l’educazione attorno ad un tema così sensibile è diventata puramente un business invece che un servizio. Una direzione pericolosa che esclude milioni di persone. Taking Action Abbiamo dunque sentito l’esigenza di potenziare ed amplificare i nostri progetti formativi (WRÅD Education) attraverso la creazione di SCHOOL OF WRÅD (S.O.W.), la prima piattaforma indipendente e digitale dedicata alla cultura della sostenibilità con un focus particolare su design, comunicazione e management.
MODA SOSTENIBILE
SCHOOL OF WRÅD (S.O.W.), la prima piattaforma indipendente e digitale dedicata alla cultura della sostenibilità
Moda sostenibile: cosa significa realmente? Se ne parla tantissimo ma c’è sempre più confusione, così WRÅD ha colto l’esigenza di potenziare ed amplificare i progetti formativi (WRÅD Education) attraverso la creazione di SCHOOL OF WRÅD (S.O.W.), la prima piattaforma indipendente e digitale dedicata alla cultura della sostenibilità con un focus particolare su design, comunicazione e management.
L’obiettivo? Catalizzare un cambiamento positivo rendendo la cultura della sostenibilità più inclusiva ed accessibile per tutti.
Cos’è School of WRÅD? S.O.W. è la naturale evoluzione del percorso educativo intorno ad argomenti di moda e sostenibilità. Questo è fondamentale per rendere la cultura della sostenibilità più inclusiva in modo che sia comprensibile a tutti. Oltre all’inglese, saranno disponibili altre lingue al fine di includere milioni di persone e di studenti che attualmente sono esclusi proprio per via delle barriere linguistiche. Inoltre, acquistando uno o più corsi, il partecipante garantirà l’accesso dello stesso programma educativo ad un altro studente che vive in parti del mondo dove attualmente avviene la maggior parte della produzione tessile (Vietnam, Bangladesh e Iran). Infine, il business model di School of WRÅD permette di mantenere il costo dei corsi del 50-95% inferiore rispetto agli altri senza mai comprometterne la qualità.
I corsi di School of WRÅD non ti insegneranno a progettare o a commercializzare un altro prodotto di moda di cui nessuno ha realmente bisogno – usando risorse che non abbiamo – che potenzialmente causano danni ulteriori nel processo di lavorazione. Questi sono formulati per aiutarci a capire come utilizzare il potere del design in modo tale che possa soddisfare le reali esigenze dell’umanità, imparando a creare, commercializzare e gestire prodotti tessili che soddisfino le sei interconnesse dimensioni sociali ed ambientali del design funzionale.
Per realizzare tutto ciò è in atto una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Indiegogo. L’obiettivo è 42.000€, nel caso di più fondi, questi verranno utilizzati per rafforzare l’inclusività del progetto si aumentarà il numero di lingue nelle quali i corsi verranno tradotti.
Il potere di School of WRÅD risiede nel network di esperti uniti dalla loro diversità – e dal desiderio di giustizia sociale ed ambientale. I responsabili sono Matteo Ward, CEO e co-founder e il team di WRÅD Education. School of WRÅD può inoltre contare su un lavoro di consulenza e di audit da parte di un board di esperti: Andrea Batilla (consulente e scrittore, autore del libro di successo Instant Moda), Hakan Karaosman (PhD, professore accademico e ricercatore, esperto in sustainable supply chain management), Susanna Martucci (imprenditrice, fondatrice di Alisea e Perpetua, esperta di economia circolare e materiali innovativi), Olga Pirazzi (project manager di Fashion B.E.S.T. Fondazione Pistoletto), Francesca Romana Rinaldi (PhD, ricercatrice accademica e autrice del libro Fashion Industry 2030), Francesca Rulli (CEO e fondatrice di Process Factory / 4 Sustainability, consulente esperta in chemical management), Marina Spadafora (country coordinator Fashion Revolution Italia, esperta di design etico) e Sara Sozzani Maino (head of Vogue Talents, vice-direttrice di Vogue Italia, brand Ambassador CNMI).