Nel settembre del 1752, milioni di persone in Gran Bretagna e nelle colonie americane si addormentarono il 2 settembre e si svegliarono… il 14. Non era magia, né fantascienza, ma il frutto di una riforma del calendario voluta per correggere un errore astronomico vecchio di secoli. Undici giorni sparirono nel nulla, lasciando la popolazione sconcertata, e in alcuni casi, furiosa.
Il problema del calendario giuliano
Fino ad allora, il mondo occidentale usava il calendario giuliano, introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C. Questo calendario, seppur innovativo per l’epoca, conteneva un piccolo errore: ogni anno era più lungo di circa 11 minuti rispetto all’anno solare reale. Può sembrare insignificante, ma nel tempo questo scarto si accumulò.
Entro il XVI secolo, l'equinozio di primavera, che si suppone cadesse il 21 marzo, era ormai slittato all’11 marzo. Questo metteva in crisi il calendario liturgico cristiano, in particolare la data della Pasqua.
Entra in scena il calendario gregoriano
Nel 1582, Papa Gregorio XIII decise di mettere ordine e introdusse una riforma: il calendario gregoriano. Per riallineare le date con il ciclo solare reale, si cancellarono 10 giorni dal calendario e si stabilì una nuova regola per gli anni bisestili.
L’Italia e molti paesi cattolici adottarono subito la riforma, ma Gran Bretagna e le sue colonie protestanti si rifiutarono per motivi religiosi e politici. Solo 170 anni dopo, nel 1752, accettarono di adeguarsi. Ma a quel punto, servivano 11 giorni di correzione.
“Ridateci i nostri giorni!”
Il passaggio fu deciso per decreto: dopo il 2 settembre 1752 si passava direttamente al 14 settembre. Nessuno visse quei giorni mancanti. Le persone non compirono gli anni, i lavoratori non furono pagati per due settimane intere, gli affitti e i debiti furono confusi o contestati.
Nacquero proteste spontanee. In alcune zone si racconta che la folla scendesse in piazza gridando “Give us our eleven days!” (“Ridateci i nostri undici giorni!”), anche se alcuni storici dubitano che siano stati veri disordini di massa.
Un impatto anche sulla storia
La cosa curiosa è che molti storici oggi devono fare attenzione a quale calendario si riferiscono quando parlano di eventi precedenti al 1752 in Inghilterra. La stessa data può variare a seconda se si usa il calendario giuliano o gregoriano.
Un esempio famoso è la nascita di George Washington: nato il 22 febbraio 1732 secondo il nuovo calendario, in realtà era nato l’11 febbraio secondo quello vecchio. Entrambe le date sono state usate ufficialmente nella storia americana!
Curiosità finale:
Sai che anche altri Paesi “persero” giorni nel calendario in epoche diverse?
La Russia passò al calendario gregoriano solo nel 1918... e dovette cancellare 13 giorni!
Ti saresti arrabbiato se ti avessero cancellato 11 giorni di vita?
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