Quando, nel 2010, gli operai che scavavano sotto il sito del World Trade Center si imbatterono in pezzi di legno stagionato e chiodi antichi, nessuno immaginava di essere davanti a una nave del XVIII secolo. Eppure, sotto gli strati di cemento, acciaio e detriti, a circa sette metri di profondità, giaceva il relitto intatto di un’imbarcazione di 10 metri, dimenticata dal tempo.
Una scoperta incredibile nel cuore di Manhattan
Il ritrovamento avvenne durante i lavori per la ricostruzione di Ground Zero, quando i tecnici notarono qualcosa di strano nella composizione del terreno. Dopo i primi scavi manuali, emerse lo scafo: una nave a vela probabilmente costruita intorno al 1773, come confermarono in seguito le analisi dendrocronologiche (lo studio degli anelli di crescita del legno).
Lo scheletro dell’imbarcazione era sorprendentemente ben conservato: chiodi in ferro battuto, fasciame in quercia, e persino resti organici tra le assi. Ma come ci era finita lì?
Il porto che non c’è più
Nel XVIII secolo, quella parte di Manhattan era effettivamente bagnata dalle acque del fiume Hudson. La nave, secondo gli archeologi, era un piccolo mercantile costiero, forse usato per il trasporto di merci o materiali da costruzione.
Con l’espansione urbanistica di New York, gran parte del litorale venne riempita con terra, pietre e rifiuti per guadagnare spazio edificabile: la nave, danneggiata o abbandonata, fu semplicemente inglobata nel terreno e dimenticata.
Una capsula del tempo
I materiali recuperati — tra cui una scarpa in cuoio, frammenti di ceramica e utensili da bordo — hanno permesso di ricostruire una pagina sconosciuta della vita commerciale di New York.
Il legno usato per costruire la nave proveniva dalla Pennsylvania, e mostrava segni di riparazioni frequenti, segno che l’imbarcazione era stata intensamente utilizzata prima dell’affondamento o dell’abbandono.
Oggi, parte dello scafo è conservata al New York State Museum, in attesa di un’esposizione permanente.
Una curiosità poco nota
Durante lo stesso scavo vennero ritrovati anche semi di fiori, ossa animali e bottiglie di gin olandese.