Viaggiare in tutto il mondo senza mai volare. Sembra impossibile. Ma un uomo danese ce l’ha fatta: si chiama Thor Pedersen, ed è stato il primo al mondo a visitare tutti i 196 Paesi del pianeta… senza mai salire su un aereo. Un viaggio durato 10 anni.
Un’impresa da Guinness (senza Guinness)
Nel 2013, Thor ha lasciato la Danimarca con un obiettivo chiaro: completare il giro del mondo con mezzi terrestri e marittimi. Niente voli, nessuna scorciatoia. Solo navi cargo, autobus, treni, traghetti, auto condivise… e tanta determinazione.
Inizialmente pensava di concludere il viaggio in 3-4 anni. Invece, ci sono voluti 10 anni, 1 mese e 1 giorno. Ha attraversato deserti, giungle, zone di guerra, frontiere chiuse e pandemie globali. Il suo viaggio si è trasformato in una vera odissea moderna.
Nessun lusso, solo volontà
Thor ha dormito in ostelli, sulle navi mercantili, in tende e perfino in caserme. Spesso ha fatto affidamento sull’ospitalità di sconosciuti. Ha avuto la malaria, ha visto guerre civili, ha rischiato di restare bloccato in alcuni Paesi per mesi a causa della burocrazia.
Durante la pandemia è rimasto 14 mesi bloccato in Hong Kong, senza poter proseguire.
Non ha mai interrotto il progetto: non è mai tornato a casa, non ha mai preso un volo, e non è mai tornato dalla sua fidanzata per dieci anni. Hanno mantenuto la relazione a distanza fino al suo rientro nel 2023.
Perché lo ha fatto?
Thor Pedersen ha spiegato che il suo scopo era dimostrare che il mondo è più connesso e sicuro di quanto pensiamo. E che si può viaggiare con rispetto, pazienza e volontà, anche senza tecnologia o comfort.
Ha documentato tutto nel progetto Once Upon a Saga, dove racconta i suoi incontri, le difficoltà e le meraviglie del viaggio.