I cetacei sono tra gli animali più affascinanti del pianeta: enormi, intelligenti, in grado di comunicare con suoni complessi, eppure... restano mammiferi, proprio come noi. E allora sorge spontanea una domanda: come fanno a vivere in mare senza bere acqua dolce?
Le balene nuotano per mesi negli oceani, ma l’acqua che le circonda è salata. Se un essere umano bevesse solo acqua marina, si disidraterebbe rapidamente. E allora come sopravvivono le balene senza “bere”?
Le balene non bevono acqua come pensiamo noi
Il primo dato curioso è che le balene non bevono direttamente l'acqua di mare. O meglio, lo fanno raramente, e solo quando necessario. A differenza di noi, non hanno bisogno di assumere acqua attraverso la bocca per idratarsi. Il loro corpo ha sviluppato un sistema evolutivo estremamente efficiente.
Infatti, la maggior parte dell'acqua che assumono deriva dal cibo, in particolare da pesci e crostacei. Questi animali marini sono composti in gran parte da acqua – ma acqua a basso contenuto di sale – che le balene riescono a metabolizzare efficacemente.
L’acqua… viene dal grasso!
C’è un’altra straordinaria fonte di idratazione: l’acqua metabolica. Quando una balena digerisce il grasso contenuto nelle sue prede, il processo di ossidazione produce una quantità significativa di acqua. Questo fenomeno è comune anche in altri animali del deserto, come i cammelli.
In altre parole: le balene "producono" acqua nel loro corpo, trasformando il cibo in energia e umidità.
Ma se bevono acqua di mare, cosa succede?
In alcune occasioni, le balene possono ingerire accidentalmente piccole quantità di acqua salata. Tuttavia, hanno reni altamente specializzati, capaci di filtrare il sale in modo molto più efficiente di quanto possa fare il corpo umano.
Questa capacità consente loro di sopravvivere in ambienti salini estremi, senza disidratarsi.
Un adattamento perfetto
Le balene sono un esempio straordinario di adattamento evolutivo. Pur essendo mammiferi terrestri in origine, hanno fatto il “grande ritorno” all’ambiente acquatico circa 50 milioni di anni fa, evolvendo organi, funzioni e strategie completamente nuove.
Il modo in cui gestiscono l’idratazione è solo una delle tante meraviglie che le rendono uniche.
Un esempio per la ricerca scientifica
Studiare come le balene filtrano il sale e producono acqua internamente non è solo un esercizio di biologia marina. Queste conoscenze stanno ispirando ricerche in campo medico, ambientale e tecnologico, soprattutto per sviluppare sistemi di desalinizzazione più efficienti o strategie di sopravvivenza in ambienti estremi.