In un angolo nascosto del villaggio di Hornindal, in Norvegia, sorge una struttura così minuscola da poter passare inosservata a chi non la cerca con attenzione. Eppure, nel 2021, quella piccolissima costruzione ha conquistato il titolo di biblioteca più piccola del mondo secondo quanto certificato dal Guinness dei Primati. Con soli 90 centimetri di altezza, 80 di profondità e 50 di larghezza, questo scrigno di legno custodisce al suo interno decine di libri in miniatura, alcova perfetta per gli amanti della lettura e del mistero.
Ma come è nata l’idea di realizzare un luogo che sembra un incrocio tra una casetta per uccellini e una teca d’arte? E soprattutto: come fa a funzionare davvero come biblioteca?
Dall’idea alla costruzione: la sfida di un falegname appassionato
Tutto è cominciato nel 2019, quando il falegname locale Svein Åge Hauge, da sempre convinto che non esistano limiti alla creatività, ha deciso di realizzare un oggetto «che racchiudesse la filosofia di chi legge anche a occhiar fuori dalla scatola». Già autore di piccole sculture in legno, Svein ha pensato di costruire una “biblioteca tascabile” che fungesse da specchio simbolico delle grandi istituzioni culturali, ma in miniatura.
Consultandosi con il bibliotecario del paese, Ingrid Nilsen, hanno stabilito le dimensioni ideali per poter inserire almeno cinquanta libri di varie dimensioni: dall’agile romanzo in formato miniatura fino a libretti di poesie scritte appositamente in caratteri ridotti. Servivano pannelli di legno robusti, trattati per resistere all’umidità dell’inverno norvegese, e uno sportellino in plexiglas antiappannamento, per proteggere i libri dalla pioggia e dalla neve.
Dopo sei mesi di progettazione e una decina di giorni di lavoro non-stop nella piccola bottega artigiana, la “Biblioteket i Miniformat” era pronta per essere installata vicino al municipio di Hornindal. Insieme all’inaugurazione, il sindaco locale ha organizzato una piccola cerimonia di benedizione, invitando abitanti di ogni età a portare un libro in miniatura, affinché la collezione fosse sempre in crescita.
Come funziona “la biblioteca in una scatola”
Nonostante le dimensioni ridotte, il funzionamento rispecchia quello di qualsiasi altra biblioteca: gli utenti possono prelevare libri, leggerli e restituirli, oppure – come avviene tradizionalmente nelle “piccole librerie di quartiere” – lasciare un volume in dono, affinché altri possano leggerlo. Ogni libro è stato rilegato con copertina impermeabile, e molti titoli sono edizioni speciali create appositamente dagli editori norvegesi in edizione ridotta:
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Romanzi classici: da “Piccole donne” a “Il piccolo principe”, ogni testo è stato adattato con caratteri nitidi che garantiscono una buona leggibilità nonostante le dimensioni ridotte.
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Raccolte di poesie: componimenti di autori scandinavi, stampati su carta di qualità superiore per resistere alle condizioni climatiche estreme di Hornindal.
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Libri per bambini: piccoli volumetti dal forte impatto visivo, illustrati in modo da attirare l’attenzione dei più piccoli e avvicinarli al piacere della lettura.
Per accedere ai testi, gli abitanti del villaggio non attivano tessere o registrazioni formali: basta abbassare il minuscolo sportello in plexiglas (che si apre con un piccolo pomello in ferro battuto) e scegliere il libro. Chiunque può prendere in prestito un volume, purché si impegni a restituirlo entro quindici giorni. Sulla porta laterale è appesa una piccola lavagnetta, su cui ciascun lettore scrive il proprio nome, il titolo del libro e la data di prelievo. In questo modo, anche se la biblioteca è una struttura vivamente “open-air”, il meccanismo di tracciamento funziona.
Una storia che conquista il mondo
La notizia di questa biblioteca in miniatura ha fatto rapidamente il giro del web. Il Guinness dei Primati ha inviato due giudici in Norvegia nel settembre 2021 per misurare la casetta-libro di persona: un processo meticoloso che ha stabilito le dimensioni ufficiali e ha registrato il record. Il giorno dell’omologazione, l’attesa folla del villaggio ha salutato con applausi e cori il “piccolo gigante culturale” di Hauge e Nilsen.
Oggi, la “Biblioteket i Miniformat” è meta di turisti e appassionati di libri da tutta Europa: fotografi, blogger letterari e famiglie di passaggio si fermano per immortalare la faccia di plexiglas e ammirare i volumi in scala ridotta. La pressione per mantenere gli scaffali sempre forniti ha spinto il Comune di Hornindal a stanziare un piccolo budget annuale per l’acquisto di nuovi titoli, in modo da garantire rinnovamento continuo e varietà tematica.
Perché questa biblioteca è un modello da seguire?
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Valorizzazione della comunità: in un mondo in cui le biblioteche pubbliche rischiano di essere trascurate, un progetto così bizzarro e originale riaccende l’attenzione sulla lettura come momento di condivisione sociale. Persone di ogni età si scambiano consigli di lettura, lasciando sul quaderno dell’orologio di legno vecchie recensioni scritte a mano che incorniciano le pareti interne.
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Sostenibilità e riciclo: la struttura è stata realizzata impiegando legno di recupero da vecchi barconi da pesca. Anche i libri in miniatura sono stampati su carta proveniente da foreste certificate PEFC, nel rispetto dell’ambiente.
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Ispirazione per altre realtà: diverse municipalità in Scandinavia e in Europa hanno già iniziato a progettare mini-biblioteche simili, ispirandosi a Hornindal. In Svezia, in Francia e persino in Italia (a Trento e in alcuni borghi delle Alpi), si studiano varianti locali per adattare la piccola biblioteca alle proprie esigenze climatiche e culturali.