Quando scoppia un temporale, quante volte abbiamo sentito dire:
“Non stare vicino a una ringhiera in ferro, attira i fulmini!”
Oppure: “Non tenere le chiavi o il cellulare in mano, attirano i fulmini!”
Questa paura è comprensibile, ma profondamente sbagliata. In realtà, i metalli non attirano i fulmini. Anzi, ciò che davvero conta è un’altra cosa, molto più insospettabile: l’altezza e l’isolamento dell’oggetto.
Fulmini: cosa li attira davvero?
I fulmini non “cercano” il ferro. Cercano il percorso più diretto e facile verso terra. Questo spesso significa colpire oggetti alti, isolati o ben conduttivi, ma non è il materiale in sé ad attirarli. Un albero, ad esempio, viene colpito molto più facilmente di una ringhiera in ferro… perché è più alto.
Un palo di legno di 10 metri è più a rischio di un ombrello in acciaio tenuto vicino al corpo. Il motivo è che l’ombrello non spicca dal paesaggio urbano, mentre un oggetto alto e isolato sì.
Perché si crede che il ferro attiri i fulmini?
Il mito nasce dalla confusione tra conduzione e attrazione. È vero che il metallo conduce molto bene l’elettricità. Quindi, se viene colpito, trasmette la scossa in modo pericoloso. Ma questo non significa che venga colpito più facilmente di altri materiali.
Anzi: se un tetto o una struttura è ben messa a terra, il metallo può addirittura proteggere, facendo da via sicura per la scarica elettrica verso terra.
I veri pericoli: cosa evitare durante un temporale
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Stare su una collina o campo aperto da soli: sei il punto più alto.
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Usare biciclette, moto, o stare in barca: sei isolato e in mezzo a un ambiente conduttivo.
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Appoggiarsi a pareti o pali metallici all’aperto senza protezione: se colpiti, conducono la corrente.
Ma tenere un mazzo di chiavi, un anello o un telefono in tasca non aumenta il rischio. Queste sono false credenze durissime da sfatare, ma che resistono da generazioni.
Curiosità: le persone colpite da fulmini
Tra i casi più noti c'è Roy Sullivan, ranger americano colpito da un fulmine sette volte nella sua vita. Sopravvisse a tutte. Nessuna di quelle volte stava toccando ferro.
