Lungo le rive del fiume Maici, in Brasile, vive una piccola tribù indigena chiamata Pirahã (si pronuncia pee-rah-HAN). Sono meno di 400 persone, ma da decenni affascinano linguisti, antropologi e scienziati con comportamenti che sembrano usciti da un altro mondo.
Una delle loro caratteristiche più strane? Non dormono mai per più di 20 minuti alla volta. E mai più di due ore totali al giorno.
Una cultura che sfida le regole del sonno
I Pirahã non hanno un concetto di “notte intera di riposo”. Dormono a intermittenza, in brevi pisolini distribuiti nell’arco delle 24 ore. Questo stile di sonno non è causato da stress o pericoli esterni, ma è parte integrante della loro cultura.
Quando gli antropologi hanno chiesto loro perché non dormissero mai a lungo, la risposta è stata disarmante:
“Perché dormire tanto? Potremmo essere attaccati dagli spiriti o dagli animali. Meglio essere svegli.”
Ma c’è di più: non esistono parole nella loro lingua per esprimere il concetto di “ieri”, “domani” o “domani l’altro”. Vivono nel presente più assoluto.
Nessun sogno, nessun numero, nessun dio
I Pirahã non solo dormono pochissimo, ma non danno alcun valore ai sogni, che noi spesso consideriamo profondamente legati al subconscio o alla spiritualità.
Inoltre, non hanno numeri: contano “uno”, “due” e poi… “molti”. E non credono in divinità o entità superiori: rifiutano ogni racconto di eventi non vissuti direttamente.
La loro lingua non ha subordinazione grammaticale, rendendola una delle più semplici e, allo stesso tempo, più difficili da comprendere per i non nativi.
Ma come fanno a restare lucidi senza dormire?
È proprio questa la grande domanda che si pongono i ricercatori. Il loro corpo si è adattato a un sistema di riposo distribuito, forse simile a quello di certi animali o di neonati umani.
Una possibile spiegazione è che la loro dieta, lo stile di vita attivo e l’assenza di stress cronico rendano questi micro-sonni sufficienti a rigenerare l’organismo.
Finora non sono stati riscontrati nei Pirahã segni di malattie legate alla deprivazione di sonno, come accadrebbe invece a un essere umano occidentale privato di riposo per più giorni.