Nel 2025 il settore dei trasporti marittimi, uno dei più inquinanti al mondo, sta assistendo a una rivoluzione silenziosa ma dirompente. Il 10 aprile è partita dal porto di Shanghai la Pyxis Ocean, la prima nave cargo commerciale dotata di vele rigide automatizzate, gestite da intelligenza artificiale. Un passo epocale per la logistica internazionale e una speranza concreta per abbattere le emissioni del trasporto via mare.
Il ritorno del vento… in chiave smart
Non si tratta di nostalgiche vele in tessuto, ma di “WindWings”, ali rigide alte 37 metri progettate dall’azienda britannica BAR Technologies, derivata dall’ex team di ingegneri di America’s Cup. A differenza delle vele tradizionali, le WindWings sono simili a giganteschi flap da aereo in verticale, capaci di orientarsi automaticamente in base a vento, rotta e consumi ottimali.
Ma la vera novità è nel sistema di gestione intelligente: un software basato su intelligenza artificiale calcola in tempo reale come massimizzare la spinta e ridurre il consumo di carburante. Il risultato? Fino al 30% di risparmio di CO? su ogni traversata.
Una rivoluzione silenziosa (e gigantesca)
La Pyxis Ocean, lunga 229 metri, è una nave portacontainer standard. L’esperimento, però, è tutto fuorché simbolico: l’obiettivo è replicare questa tecnologia su migliaia di navi, iniziando da quelle già operative. Le ali rigide possono essere montate su cargo esistenti in fase di retrofit, senza dover costruire nuove imbarcazioni da zero.
Questo rende il progetto non solo tecnologicamente ambizioso, ma economicamente e logisticamente realizzabile, con un impatto potenziale enorme sull’intera catena dei trasporti globali.
Il settore marittimo e la sfida ambientale
Il trasporto marittimo rappresenta quasi il 3% delle emissioni globali di CO?, più di quelle emesse dall’intero Brasile. Fino a oggi, le grandi navi si sono affidate a combustibili pesanti e poco regolamentati. Ma la crescente pressione normativa – in particolare dall’Unione Europea e dall’IMO (International Maritime Organization) – sta spingendo il settore a innovare.
Tra soluzioni studiate: carburanti alternativi (come l’ammoniaca verde), motori elettrici ibridi e… il ritorno del vento. In un mondo alla ricerca di energia pulita, il più antico dei motori naturali potrebbe rivelarsi l’alleato del futuro.
Il futuro: migliaia di navi spinte dal vento
Secondo gli analisti, entro il 2030 potremmo vedere oltre 10.000 navi dotate di ali rigide o vele intelligenti, specialmente tra le rotte oceaniche commerciali più lunghe. Diverse aziende, tra cui Cargill, Mitsui OSK Lines e Maersk, stanno già finanziando progetti simili.
La Pyxis Ocean è quindi solo l’inizio. Non si tratta più di prototipi, ma di soluzioni reali pronte per l’uso commerciale, nate dalla combinazione tra tradizione marinaresca e tecnologie all’avanguardia.