Chiunque abbia provato a giocare una partita a scacchi sa quanto sia difficile tenere a mente ogni pezzo, ogni mossa, ogni possibile trappola. Ma esiste un uomo che è riuscito a sfidare 48 avversari contemporaneamente… senza guardare neanche una scacchiera.
Sembra una leggenda metropolitana, invece è tutto vero. Il protagonista si chiama Timur Gareyev, grande maestro internazionale nato in Uzbekistan e naturalizzato statunitense. Nel 2016 è entrato ufficialmente nel Guinness dei Primati per aver giocato 48 partite di scacchi alla cieca, tutte nello stesso momento. E non da remoto: Gareyev era fisicamente presente nell’aula, bendato, mentre i suoi sfidanti giocavano ognuno davanti alla propria scacchiera.
La regola della "partita alla cieca" è una delle più affascinanti nel mondo degli scacchi: il giocatore non può vedere il tabellone né toccare i pezzi. Tutto deve essere tenuto nella mente, visualizzando mentalmente l’intera posizione, mossa dopo mossa. Un’impresa che già in singolo è al limite dell’umano. Gareyev ne ha affrontate 48.
La maratona durò oltre 19 ore consecutive, durante le quali Gareyev camminava su un tapis roulant per rimanere concentrato, dettando ogni sua mossa a voce alta a un assistente. Alla fine, vinse 35 partite, ne pareggiò 7 e ne perse solo 6.
Ma come è possibile una tale impresa?
Secondo neuropsicologi che lo hanno osservato, la sua memoria spaziale e capacità di visualizzazione sono estremamente superiori alla media, tanto da far pensare a un caso di "ipermnesia selettiva". Gareyev stesso ha dichiarato di allenarsi per ore ogni giorno con tecniche di visualizzazione, meditando e praticando yoga per aumentare la concentrazione.



