Nei castelli e nelle dimore antiche di tutta Europa, soprattutto in Inghilterra, Scozia e Francia, esistono porte, architravi o stipiti scolpiti con strani segni, linee curve, incroci o motivi circolari. Spesso passano inosservati agli occhi dei visitatori, ma sono tutt’altro che decorativi: si tratta delle cosiddette “witch marks”, o segni anti-magia, scolpiti per tenere lontani spiriti maligni, streghe e sfortuna.
Queste incisioni venivano realizzate sulle porte più importanti del castello — ingressi principali, cucine, granai, stalle e camere da letto — ovunque si temesse l’ingresso di forze oscure o malefici.
Magia e superstizione nel cuore della pietra
Nel Medioevo e fino al XVII secolo, la paura della stregoneria era concreta. Non era raro che intere comunità credessero che la propria sfortuna fosse causata da sortilegi, malocchi o influssi maligni. Così, gli abitanti proteggevano le loro case con segni apotropaici, scolpiti nella pietra o nel legno delle porte.
Uno dei simboli più frequenti è il “cerchio da strega”, un motivo continuo che si diceva fosse in grado di confondere le streghe, costringendole a seguire il disegno all’infinito, incapaci di oltrepassare la soglia. Altri segni includevano croci, iniziali sacre (come “IHS” o “MAR” per Maria), oppure triangoli a simboleggiare la Trinità cristiana.
Dove si trovano ancora oggi
Molti di questi simboli sono ancora visibili in castelli come Kenilworth, Warwick, Knole House o Bolsover Castle in Inghilterra. Ma sono stati trovati anche in case contadine, fienili e chiese, testimoniando quanto fosse diffusa la pratica.
Alcuni storici ipotizzano che venissero tracciati anche in occasione di eventi particolari: nascite, matrimoni, epidemie o carestie, per proteggere le persone nei momenti di maggiore vulnerabilità.