L’Italia è famosa nel mondo per i suoi ponti antichi, come il Ponte Vecchio di Firenze o il Ponte di Rialto a Venezia. Ma pochi sanno che il ponte tibetano pedonale più lungo del mondo si trova proprio nel nostro Paese, sospeso tra due montagne lucane, e offre un'esperienza da brivido per chi osa attraversarlo.
Dove si trova: Castelsaraceno, un piccolo borgo con un grande primato
Il ponte si trova a Castelsaraceno, un paese di appena 1.200 abitanti in provincia di Potenza, immerso tra il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese.
Nel 2021 è stato inaugurato il Ponte Tibetano più lungo del mondo per camminamento continuo, con 586 metri di lunghezza e sospeso a 80 metri di altezza sopra il suggestivo vallone del Racanello.
Non è una semplice passerella turistica: il ponte è composto da 1.160 gradini in acciaio, sorretti da cavi d'acciaio tesi tra due versanti. Percorrerlo richiede coraggio, passo stabile e niente vertigini.
Una sfida al Guinness dei Primati (riuscita)
L’opera è stata pensata per rivitalizzare il turismo locale e ha rapidamente attirato l’attenzione dei media internazionali. Dopo i dovuti controlli tecnici e le certificazioni, il ponte è stato ufficialmente registrato come il più lungo ponte tibetano del mondo percorribile senza interruzioni, superando quelli svizzeri e nepalesi.
Ogni anno decine di migliaia di visitatori si recano a Castelsaraceno solo per provare l’ebrezza di camminare nel vuoto, con vista mozzafiato sui monti lucani e sulle gole sottostanti.
Non solo adrenalina: un progetto di rinascita
Il ponte è parte di un progetto più ampio, chiamato “Il cammino tra i parchi”, che mira a collegare i sentieri escursionistici dei due parchi nazionali, promuovendo un turismo lento, sostenibile e avventuroso.
Le strutture di accoglienza del borgo — agriturismi, B&B, guide escursionistiche — hanno visto un forte incremento, dimostrando come un’opera audace possa diventare motore di sviluppo locale.