Il presidente della Costa d’Avorio Alassane Ouattara ha espresso l’ambizione che il suo Paese diventi presto un attore di rilievo sul mercato mondiale dell’oil&gas. Il suo progetto si basa sulle scoperte di ingenti giacimenti effettuate da compagnie straniere negli ultimi anni. In particolare è l’italiana ENI ad aver individuato un nuovo pozzo insieme alla sua partner locale, la Petroci, società petrolifera ivoriana. Si prevede che i lavori estrattivi debbano iniziare nel primo semestre del 2023 e che dovranno ampliare di ben il 25% le riserve nazionali della Costa d’Avorio, un progresso notevole che darà grande impulso al Paese. Sono anche i norvegesi di DNO ASA che portano i loro interessi in Africa occidentale, dopo aver operato a lungo nel Mare del Nord e nel Kurdistan iracheno. La società con sede a Oslo ha acquisito quote del blocco di estrazione più grosso della Costa d’Avorio, che contiene giacimenti sia di gas che di petrolio e da cui arriva combustibile alle centrali elettriche della città di Abidjan, la capitale economica del Paese. Inoltre la DNO ASA si è inserita nei lavori su un pozzo ancora in fase di esplorazione. Infine la francese Total e l’anglo-irlandese Tullow Oil operano nei pozzi ivoriani già da tempo.
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