Navigando all’interno del sito www.eibn.org, è facile comprendere i perché e i per come l’Indonesia sia considerata come la locomotiva economica del sud-est asiatico. Non è, quindi, un segreto che l’Indonesia sia un paese ove l’esserci sia di fondamentale importanza.
Non a caso, come ben evidenziato sul sito eibn.org, l’Indonesia è un grande paese con 237 milioni di persone, ricco di materie prime, oltre che essere membro G20. E sebbene sia il terzo più grande emettitore di gas serra del mondo, a causa della massiccia deforestazione effettuata per sviluppare le piantagioni di olio di palma, è diventato un pioniere nella lotta contro il riscaldamento globale.
Di conseguenza, è ovvio che un progetto quale il progetto EIBN, viene ad assumere un ruolo di importanza primaria per sviluppare un futuro commerciale in Indonesia. Basandosi sulla solida esperienza dei suoi partner, l’EIBN, pertanto, è un eccellente ponte tra quello che il mercato dell’Indonesia e l’Europa, un perfetto approdo per scoprire tanto nuove destinazioni commerciali quanto d’investimento.
Il progetto, che è stato avviato ed è cofinanziato dall’Unione Europeo, perciò, è fondamentale per ogni tipo di impresa europea che voglia esplorare la nuova frontiera commerciale e di investimento proposta dall’Indonesia.
Non meraviglia, perciò, il fatto che gli esperti in materia prevedano l’Indonesia essere la sesta economia più grande nel 2030. Infatti, dato che il prodotto interno lordo dell’Indonesia è in aumento del 7% all’anno, è facile prevedere che, entro il 2030, possa superare quello di Germania e Gran Bretagna.
Un dato anche ben evidenziato dal sito eibn.org, è che il deficit dell’Indonesia sia, complessivamente, inferiore al 2%, ben al di sotto, quindi, del limite del 3% fissato dall’Unione Europea. Di conseguenza, questo paese con i suoi 250 milioni di abitanti, la metà dei quali ha meno di 29 anni, e con una crescita di oltre il 6% ogni anno, rappresenta un mercato in grado, effettivamente, di offrire mille potenzialità ad ogni azienda europea.
In conclusione, si rimanda al sito www.eibn.org, per ogni ulteriore dettaglio su questa interessantissima questione commerciale ed economica.