Hai scelto la Sicilia come ambientazione, come mai?
Oh, la Sicilia questa terra, quest'Isola matta, bella, creativa dove c'è "lu scuru e Lu culuri"
La Sicilia, perché ci sono nato e ci vivo.
La Sicilia dove è sbarcato Caravaggio fuggendo da Malta.
La Sicilia dove Michelangelo Merisi da Caravaggio ha dipinto il Seppellimento di Santa Lucia a Siracusa, la Resurrezione di Lazzaro a Messina e la Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi.
Come hai costruito i tuoi personaggi?
Non ho costruito i miei personaggi.
I personaggi sono miei compaesani pozzodacquesi (pozzallesi).
Personaggi veri, reali come quelli delle tele del Caravaggio.
Personaggi che hanno umanizzato il divino.
La narrazione comprende dei quadri Caravaggeschi, ti appassiona l'arte?
L'Arte del Caravaggio e non solo.
Tiziano, Vealzquez, Vermeer, Canova, Bernini.
Ho immaginato tele del Caravaggio "perdute, scomparse" la Natività, l'Estasi della Maddalena, (anche la Morte della Vergine) ritrovate e restaurate dai personaggi pozzodacquesi.
L'Arte del Cardinale Scipione "Caffarelli" Borghese, l'Arte di Luciano Emmer e quella di Mina Gregori.
Una storia intrinsa di mistero, hai avuto la necessità di crearne una schematizzazione durante la stesura?
Nulla, niente schematizzazione.
Nulla, niente stesura. Il suono.
"Che suono?" sembrava dire Scipione Borghese mentre ammirava la sua "Bella di notte"
"Quello dell'inchiostro, della carta patinata e i colori delle tele mentre cicalecciano"
Solo uno "slittare" dell'inchiostro blu su fogli bianchi.
Così, all'improvviso, senza nemmeno pensarci, di getto.
Guardavo, di volta in volta, le tele e,, nella mia fantasia, assieme ai personaggi veri ho "mischiato" i colori di luce e tenebre (come la Sicilia) ascoltando il
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