ALESSANDRO D' ANDREA

Siciliano, classe 1972, è un ingegnere di Agrigento con la passione per la musica Folk del suo territorio

               

Alessandro D'Andrea, siciliano, classe 1972 è un ingegnere di Agrigento con la passione per la musica Folk del suo territorio.
Da oltre vent'anni vive in Veneto e la scrittura di brani folk in dialetto agrigentino è il suo modo più intimo ed emozionale per sentirsi vicino alla propria terra d'origine.
A oggi ha all'attivo trenta brani interamente composti nei testi e nelle musiche.
Tradizione con un tocco di nuova freschezza.
Con il brano "Sicilia Vacanti" (Sicilia vuota) il cantautore agrigentino canta la sua rabbia nell'assistere allo spopolamento dei paesi e delle città siciliane, all'emigrazione, soprattutto giovanile, che ancora oggi priva la Sicilia delle sue migliori risorse.
Certamente un testo con note autobiografiche, essendo stato Alessandro uno di quei giovani che hanno dovuto lasciare la propria terra.
Malinconia, rabbia, ma anche tanta voglia di riscatto e di impegno civile.
Diversi sono i brani di denuncia verso la cattiva gestione della Cosa Pubblica in Sicilia e in particolare nella propria città.
E poi, Amore in tutte le sue declinazioni, per la Sicilia e per i suoi Figli più Amati: struggente è "Tra 'u mari e li campagni" dedicata al Giudice Rosario Angelo Livatino.
Naturalmente, il folk è anche danza e divertimento: brani a tutto ritmo come "U Bummuliddu" rendono la composizione di Alessandro D'Andrea completa nella sua esplorazione delle Passioni umane che, a partire dalla sua Sicilia, hanno il dono dell'universalità.

Musica cultura arte spettacolo

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