In un’epoca dominata da firme digitali, autenticazioni biometriche e SPID, il Giappone resta saldamente ancorato a una tradizione millenaria: l’Hanko, un timbro personale usato ancora oggi per firmare ogni documento ufficiale. Ma dietro questa usanza si cela una burocrazia tanto affascinante quanto complicata, che lascia spesso spiazzati anche i giapponesi stessi.
Cos’è l’Hanko?
L’Hanko (o Inkan) è un piccolo sigillo cilindrico, solitamente in legno, osso o plastica, su cui è inciso il proprio nome in kanji. Esiste in diverse versioni:
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Jitsuin: il timbro “ufficiale”, registrato presso il Comune.
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Gink?-in: per operazioni bancarie.
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Mitome-in: per documenti quotidiani.
Ogni giapponese ne possiede almeno tre, ciascuno con un uso specifico e, a volte, obbligatorio per poter vivere pienamente nel Paese.
Perché è obbligatorio?
In Giappone, la firma manuale non ha valore legale senza un Hanko registrato. Vuoi affittare una casa, aprire un conto, richiedere un mutuo o sposarti? Serve il tuo sigillo, timbrato con cura sul documento. E dev’essere registrato al municipio e archiviato ufficialmente, pena l’invalidità del contratto.
Se cambi città, devi rifare la registrazione. Se lo perdi, devi denunciarlo alla polizia come se fosse un documento d’identità.
I problemi: quando la tradizione si scontra con la tecnologia
Durante la pandemia, molte aziende hanno dovuto rimandare accordi o pratiche… perché i dirigenti dovevano timbrare fisicamente con l’Hanko, anche da remoto. Alcuni sono andati in ufficio solo per questo.
La dipendenza dal timbro ha rallentato persino la campagna vaccinale, ritardando autorizzazioni e modulistiche.
Nonostante la spinta alla digitalizzazione, molti resistono: l’Hanko è considerato simbolo di identità e tradizione, e abolirlo significherebbe intaccare una parte dell’anima giapponese.
Un mercato fiorente
Esistono negozi e artigiani specializzati che incidono Hanko personalizzati. E non è raro trovare Hanko di personaggi anime o di animali domestici, usati scherzosamente… ma anche per documenti secondari!