Le batterie al litio alimentano ormai gran parte della nostra vita: smartphone, auto elettriche, impianti fotovoltaici. Ma il litio è costoso, inquinante da estrarre e geopoliticamente instabile. Per questo motivo, team di ricerca in tutto il mondo stanno lavorando su alternative più sostenibili. E tra queste, una delle più promettenti arriva dal sale da cucina.
Il progetto: energia pulita, sicura ed economica
Negli ultimi mesi, ricercatori del MIT e di aziende europee (come la svizzera Tiamat Energy) hanno fatto passi da gigante nello sviluppo delle cosiddette “batterie sodio-ione”. Queste batterie funzionano in modo simile a quelle al litio, ma usano sodio, elemento abbondante, facilmente reperibile e molto meno costoso.
Secondo uno studio pubblicato su Nature Energy ad aprile 2025, le batterie al sodio hanno raggiunto livelli di densità energetica comparabili a quelle al litio, pur garantendo maggiore sicurezza (non esplodono) e un impatto ambientale enormemente ridotto.
Perché sono così attuali
Il tema è attualissimo perché:
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I prezzi del litio sono saliti alle stelle negli ultimi due anni.
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L’Unione Europea ha incluso le batterie alternative nei progetti strategici per la transizione ecologica.
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Alcune case automobilistiche, come BYD (Cina) e Renault, hanno già annunciato modelli di auto elettriche a batteria sodio-ione in uscita tra il 2025 e il 2026.
Il sogno dell’energia indipendente
Oltre alla mobilità, queste batterie sono ideali per l'accumulo stazionario di energia solare o eolica, anche in Paesi in via di sviluppo. Il sodio, infatti, è ovunque, a differenza del litio concentrato in pochi Stati.
Una batteria più democratica, meno inquinante, più accessibile. È questa la scommessa che potrebbe cambiare il volto dell’energia rinnovabile nei prossimi anni.