Immagina di indossare un paio di occhiali da sole che non servono solo a proteggerti dai raggi UV, ma anche a produrre energia elettrica, abbastanza da ricaricare un piccolo dispositivo, alimentare sensori o monitorare parametri biometrici.
Non è fantascienza. È una tecnologia reale, già funzionante, sviluppata e testata da centri di ricerca europei e startup internazionali. E nel 2025, potrebbe iniziare a entrare nel mercato.
Come funzionano?
Questi occhiali speciali utilizzano celle solari organiche semitrasparenti, integrate direttamente nelle lenti. Le celle sono sottilissime, flessibili e riescono a generare energia anche in ambienti chiusi o con luce artificiale, a differenza dei classici pannelli solari.
La corrente prodotta viene accumulata in micro-batterie posizionate nella montatura e può essere usata per:
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Alimentare piccoli sensori di movimento o postura
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Ricaricare auricolari wireless
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Monitorare frequenza cardiaca o temperatura corporea
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Alimentare mini display integrati (per notifiche o navigazione)
Una rivoluzione per l’uso quotidiano
Gli occhiali fotovoltaici rappresentano una delle applicazioni più promettenti della tecnologia wearable. Non solo per l’innovazione tecnica, ma per il potenziale di sostenibilità che portano: sfruttano una fonte gratuita e inesauribile (la luce) per ridurre il bisogno di batterie esterne.
E in Italia?
Il Politecnico di Milano ha recentemente avviato una collaborazione con aziende del settore moda per integrare materiali fotovoltaici in occhiali da sole fashion. L’idea è unire design e sostenibilità in un prodotto accessibile anche al mercato consumer.