Nel profondo delle acque del lago Qiandao, nella provincia cinese di Zhejiang, si trova una meraviglia nascosta: la città sommersa di Shi Cheng. Conosciuta anche come la "Atlantide della Cina", questa antica città fu fondata durante la dinastia Han Orientale (circa 200 d.C.) e rimase un importante centro culturale ed economico per secoli. Oggi giace a circa 30-40 metri di profondità, perfettamente conservata, come se il tempo si fosse fermato.
Shi Cheng fu sommersa nel 1959 a seguito della costruzione della diga di Xin'an e della conseguente creazione del lago artificiale Qiandao ("lago delle mille isole"). Al tempo, la popolazione venne evacuata, ma la struttura urbana, gli edifici in pietra, le torri e le porte monumentali furono lasciati al loro destino sotto l'acqua. Tuttavia, a differenza di altre rovine sommerse che si deteriorano rapidamente, le condizioni di Shi Cheng si sono rivelate ideali per la conservazione: l'assenza di luce solare, correnti deboli e una temperatura stabile hanno mantenuto intatti molti dettagli architettonici finissimi.
Le esplorazioni subacquee hanno rivelato una città straordinaria, con strade lastricate, archi scolpiti, bassorilievi di draghi e fenici e iscrizioni storiche. Ogni edificio racconta una storia di un'epoca passata, rendendo Shi Cheng un vero e proprio tesoro archeologico.
Negli ultimi anni, la città sommersa ha attirato l’attenzione internazionale. Squadre di subacquei, archeologi e registi si sono immerse nelle sue acque cristalline per documentare e studiare questo straordinario sito. Alcuni progetti turistici, guidati con grande attenzione per la tutela dell'ambiente, permettono oggi ai sub esperti di esplorare questa antica meraviglia.
Shi Cheng rappresenta uno dei pochi esempi al mondo di città antiche sommerse non a causa di eventi catastrofici naturali, ma per mano dell'uomo. È un richiamo affascinante a riflettere sulla forza della natura, sulle scelte umane e sulla straordinaria capacità della storia di resistere all’oblio.