Nel cuore del deserto del Karakum, in Turkmenistan, esiste un luogo tanto affascinante quanto inquietante: un cratere gigantesco che ribolle di fiamme ininterrottamente da decenni. Conosciuto localmente come "La Porta dell'Inferno" (in turkmeno: Jahannam derwezesi), questo spettacolo pirotecnico naturale è in realtà il risultato di un incidente umano, trasformatosi nel corso del tempo in una surreale attrazione che cattura l'immaginazione di chiunque ne senta parlare.
Negli anni '70, durante alcune trivellazioni geologiche sovietiche alla ricerca di giacimenti di gas naturale, un evento inaspettato cambiò per sempre il volto di questa remota area. Una sacca sotterranea di gas collassò, creando un'enorme voragine, un cratere di circa 70 metri di diametro. Per evitare la fuoriuscita di gas tossici, i geologi presero una decisione affrettata: incendiare il gas, con la previsione che bruciasse in pochi giorni.
Le stime si rivelarono tragicamente errate. Da quel giorno, la Porta dell'Inferno continua ad ardere incessantemente, alimentata dalle ricche riserve di gas naturale sottostanti. Le fiamme danzano costantemente nel cratere, illuminando il cielo notturno con un bagliore inquietante e sprigionando un calore intenso che si percepisce a distanza.
Il paesaggio circostante il cratere è desolato e arido, tipico del deserto del Karakum. In questo contesto brullo, la Porta dell'Inferno appare come una ferita infuocata nella terra, un contrasto stridente tra la quiete del deserto e il ruggito perpetuo delle fiamme. Di notte, lo spettacolo è particolarmente suggestivo, con il bagliore arancione che si staglia contro l'oscurità, creando un'atmosfera quasi apocalittica.
Nonostante la sua origine accidentale, la Porta dell'Inferno ha acquisito nel tempo un'aura di mistero e fascino. Le storie e le leggende locali si sono intrecciate attorno a questo luogo unico, alimentando la curiosità dei viaggiatori più avventurosi. Il cratere è diventato un'attrazione turistica, seppur remota e non facilmente accessibile, attirando coloro che sono alla ricerca di esperienze fuori dal comune e di scenari naturali estremi.
Nel corso degli anni, ci sono stati diversi tentativi, finora falliti, di spegnere l'incendio. La quantità di gas naturale che alimenta le fiamme sembra essere considerevole, rendendo estremamente difficile qualsiasi operazione di contenimento. Il cratere continua quindi a bruciare, testimone silenzioso di un errore umano con conseguenze inaspettate e durature.