Nel cuore della biblioteca della New York Public Library, tra i manoscritti rari e gli atlanti dimenticati, si trova uno degli oggetti più misteriosi della storia della cartografia: il Globo di Lenox. Sembra un semplice globo terrestre, ma nasconde una particolarità che lo rende unico e inspiegabile: è la prima rappresentazione conosciuta dell’America su un mappamondo.
Datato intorno al 1510, questo piccolo globo in rame inciso a bulino ha lasciato a bocca aperta generazioni di storici. Non solo per la sua età e per la precisione con cui è tracciato il mondo conosciuto nel primo Cinquecento, ma soprattutto perché sul suo lato occidentale compare chiaramente il Sud America, poco dopo che Cristoforo Colombo lo aveva avvistato e ben prima che i dettagli delle coste fossero disponibili in Europa.
Un globo senza firma e pieno di domande
Il globo è privo di firma, senza data certa, e reca iscrizioni in latino abbreviato. Il fatto che riporti con chiarezza il continente sudamericano ha acceso un dibattito che ancora oggi non si è spento: com’è possibile che nel 1510 qualcuno disponesse già di informazioni così dettagliate da rappresentarle su un globo?
Ma la vera sorpresa è un’altra: nell'area dove oggi si trova il Brasile, compare la scritta “Hic sunt dracones” — “Qui ci sono i draghi”. Un’espressione che più che rappresentare una reale minaccia, serviva all’epoca a indicare terre inesplorate e pericolose. Tuttavia, la presenza di tale nota ha alimentato anche interpretazioni fantasiose: chi l’ha inciso, su cosa si basava?
Una copia perfetta... fatta con la scorza di un uovo
Ancora più incredibile è la stretta somiglianza tra il Globo di Lenox e un altro oggetto altrettanto enigmatico: il Globo di Uovo di Struzzo, conservato in collezione privata. Quest’ultimo è considerato da alcuni una copia quasi identica del Lenox, ma inciso — incredibilmente — sulle due metà di un guscio d’uovo di struzzo.
Secondo alcuni studiosi, entrambi deriverebbero da un prototipo andato perduto, forse di origine fiorentina o tedesca. Alcune teorie ipotizzano addirittura il coinvolgimento di Leonardo da Vinci, anche se non esistono prove concrete.
Un caso ancora aperto per storici e appassionati
A distanza di oltre cinque secoli, il Globo di Lenox resta un affascinante rompicapo storico. Come poteva una persona del 1510 conoscere l’esistenza del continente sudamericano in modo tanto preciso? È davvero solo frutto di congetture basate sui racconti dei primi navigatori? Oppure si tratta di una prova indiretta che le esplorazioni europee delle Americhe erano iniziate ben prima del 1492, come alcuni teorizzano?
Per ora, le risposte restano avvolte dal mistero. Ma quel piccolo globo in rame, silenzioso e immobile, continua a mettere in discussione la nostra idea di scoperta, di confini e perfino di tempo.
Curiosità finale:
Nel 2013, la rivista The Portolan ha proposto che il Globo di Uovo di Struzzo sia stato realizzato proprio da Leonardo da Vinci, basandosi su tecniche di incisione e tratti cartografici. Ma senza firme o documenti a sostegno, resta un’ipotesi affascinante ma non dimostrabile.