Descrizione: la mostra
Intrecci propone
dipinti a
olio su tavola,
scatti fotografici e
sculture di
legno che sono state realizzate nel periodo 1998-2022. Rappresentano
snodi,
curiosità,
trame e
archi narrativi della creatività di Tansini come pittore e scultore. I quadri selezionati per l’evento (tutti
Senza titolo, eseguiti fra il 1998 e il 2019) appartengono alla fase informale della pittura tansiniana. Le sculture sono lavori in via di completamento. Il legno che
Erminio Tansini utilizza per comporre questo genere di soggetti è ricavato da tronchi, rami, radici e ceppi provenienti dall’
Appennino Tosco-Emiliano e da quello
Ligure:
Cinque Terre,
Lunigiana, valli della
Nure, del
Taro, del
Tidone e della
Trebbia. Le fotografie sono state scattate durante gli
shooting della serie «
Forme sfuggenti», che ambienta temporaneamente e ritrae le sculture tansiniane in luoghi scenografici o insoliti dell’
Austria, della
Francia, dell’
Italia, del Principato di
Monaco e della
Svizzera. Gli scatti esposti nella mostra
Intrecci sono stati eseguiti fra
Alvernia-Rodano-Alpi,
Emilia-Romagna,
Grigioni,
Liguria,
Lombardia,
Piemonte,
Provenza-Alpi-Costa Azzurra,
Tirolo,
Toscana e
Trentino-Alto Adige/Südtirol. Le
location dei
set includono Arona (Novara), Bobbio (Piacenza), Brescia, Canossa (Reggio Emilia), Castelvetro Piacentino (Piacenza), Cremona, Forte dei Marmi (Lucca), Langhirano (Parma), Levanto (La Spezia), Lodi, Mantova, Medesano (Parma),
Modane (Savoia), Monaco, Monterosso al Mare (La Spezia), Ponte dell’Olio (Piacenza), Portofino (Genova), Roccaforte Ligure (Alessandria), Sarentino/
Sarntal/
Sarnthein (Bolzano-Alto Adige/
Bozen-Südtirol), Sarzana (La Spezia), Sestri Levante (Genova),
Sölden (
Imst), Tenda (Alpi Marittime), Travo (Piacenza),
Val Müstair/
Münstertal (
Engiadina Bassa/Val Müstair-
Unterengadin/Münstertal) e Vernazza (La Spezia). L’iniziativa
Intrecci è il quinto evento della rassegna espositiva «
Forme, materia, colore», attiva dal 2018 in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto. Alcune opere proposte nell’esposizione sono inedite, mentre altre sono state presentate in occasione delle mostre cui Erminio Tansini ha partecipato nel corso degli anni precedenti, tenutesi in Belgio, Germania e Italia: fra loro è compresa la
Biennale di Venezia del 2017; altre si sono tenute ad
Aalst (Fiandre Orientali), Alessandria, Brescia, Cassino (Frosinone), Catania, Cecina (Livorno), Como, Costanza (Friburgo in Brisgovia), Cremona, Firenze, La Spezia, Lodi, Massa, Milano, Modena, Palermo, Parma, Piacenza, Pisa, Porto Venere (La Spezia), Rapallo (Genova), Roma, Sanremo (Imperia), Santa Margherita Ligure (Genova), Torino e Verona. Gli scritti inseriti come corredo al percorso visuale dell’esposizione includono testi a firma di
Marina Arensi,
Tiziana Cordani,
Dragana Kostić,
Kevin McManus,
Riccardo Melotti e
Giorgio Segato. Comprendono inoltre una serie di interpretazioni dei lavori tansiniani, fornite da osservatori provenienti da vari paesi dell’Europa e dell’America:
Francia,
Guatemala,
Italia,
Russia e
Serbia. La mostra
Intrecci fa parte di un programma espositivo che dal 2017 ha visto la Cittadella di Sarzana ospitare iniziative dedicate ad artisti di levatura europea e internazionale:
Banksy,
Hélène de Beauvoir, Giancarlo Carozzi (o Gian Carozzi),
Esther Mahlangu,
Andy Warhol e il gruppo Co.Br.A con
Pierre Alechinsky,
Karel Appel, Enrico Baj,
Guillaume Cornelis van Beverloo (o
Guillaume Corneille), Sergio Dangelo,
Guy Debord,
Jacqueline de Jong,
Christian Dotremont,
Ansgar Elde,
Egill Jacobsen,
Asger Jorn,
Bengt Lindström,
Lubertus Jacobus Swaanswijk (o Lucebert),
Pinchas Burstein (o
Maryan S. Maryan),
Jonathan Meese,
Constant Nieuwenhuys,
John Pasche,
Carl-Henning Pedersen, Antonio Sabatelli, Emilio Scanavino, Tullio D’Albisola e
Hans-Peter Zimmer.